Oggi il nostro vecchio amico, il nostro Arco di Druso Germanico compie 2000 anni di storia.
Stamattina abbiamo presenziato al convegno organizzato dal comune di Spoleto presso la biblioteca comunale. Mentre si esponeva con precisione l’evoluzione storica e urbanistica della nostra città, non abbiamo potuto fare a meno di pensare ad altre e immediate considerazioni.
Diciamo che è qualcosa di assolutamente non banale; tutti noi, coscienti o meno, siamo immersi in un ambiente pieno di storia, arte e cultura. Eppure permettiamo ad un sistema oggettivamente brutto e iniquo di condizionare la nostra percezione delle cose facendoci accettare realtà sempre più banali, brutte e basse. Dimenticando le altezze che la nostra civiltà, i nostri antenati ci hanno donato nel corso dei secoli. Un sedimento inarrivabile e ineguagliabile che ci deve convincere di una cosa.
NON ABBIAMO NESSUNA LEZIONE DA PRENDERE, GLI UNICI ESEMPI A CUI DOBBIAMO FAR RIFERIMENTO SONO DAVANTI A NOI DA MILLENNI.
Ancora ci sentiamo inferiori a nazioni che semplicemente ci invidiano.
Dobbiamo farla finita con l’esterofilia!
Per dirla con le parole di Gramsci: “Esiste questa corrente generale degli intellettuali italiani moralizzatori che portano a ritenere che all’estero la gente è più onesta che in Italia, oltre che più capace, più intelligente ecc. Questa esteromania assume forme noiose e talvolta rivoltanti, ma è abbastanza generalizzata e dà luogo a una posa snobistica. Si cade nel pessimismo perché le prediche moralizzatrici lasciano il tempo che trovano e si arriva a una conclusione implicita di inferiorità di un intero popolo per cui non ci sarebbe più niente da fare.”
Quindi tanti auguri al nostro arco di Druso Germanico che oggi compie i suoi 2000 anni.
Ricordiamo chi siamo, per cosa dobbiamo combattere e amare.