Ieri sera alla Libreria Aurora, con Zelda Zarathustra, è andata in scena un’emozione, non per la forma presentata nell’evento di un duo acustico, ma per l’ambiente, il calore e la profondità dell’esibizione. Il primo concerto in acustico per la rassegna musicale dell’associazione Aurora “Aurora Unplugged” è stato per questo un’emozione. Immaginate una sera piovosa di inizio autunno, in una città deserta in una domenica sera come tante, immaginate il suono di una chitarra e una voce meravigliosamente femminile cantare quelle canzoni che hanno riempito la storia del nostro paese, che hanno e continuano a far innamorare generazioni di ragazzi e ragazze, immaginate un ambiente pulito, intimo ma allo stesso tempo aperto e potete essere vicini al tipo di emozione che è stata donata a tutti i presenti.
Perché c’è qualcosa di irrazionale, verrebbe da dire di romantico nel seguire un tipo di serata come questa, con una scelta di repertorio creato dall’artista Zelda Zarathustra alternando una fusione di veloce, lento, veloce, introducendo pezzi di Nada, Mina, De Andrè, De Gregori, Patty Pravo inserendo finanche brani dei CCCP ad omaggiare la provenienza underground del duo acustico. Un evento di breve durata, un’ora con un pubblico che chiedeva il Bis e con tanta serenità e leggerezza. Per un momento si è cantato l’Italia quella bella, avendo nostalgia solo per quella del domani.
Chi lo desidera, può visitare il canale YouTube di Zelda Zarathustra dove è possibile ascoltare alcune delle sue interpretazioni.