Si può parlare di vittoria russa e del nazionalismo classico russo gruista, pur nel quadro del fallimento della strategia eurasiatista o neocekista del Cremlino (Dottrina Karaganov), data l’affermazione negli USA dell’ala più “moderata”, dialogante e meno globalista del Deep State, che prende coscienza che senza la Russia alleata gli americani non possono vincere guerre. Altro fatto che pesa, inevitabilmente, è che nonostante il disperato bellicismo russofobista delle élite franco-britanniche di Davos e di MI6, la gioventù britannica o francese non vuole di certo andare a morire per Kiev, di conseguenza il progetto imperialista britannico (filocomunistacinese) può circuire i vari Biden o Obama ma niente altro che ciò. Inoltre, la stragrande maggioranza del popolo americano (Real America) preferisce in concreto il modello sociale, politico o culturale russo basato sul “cristianesimo di stato” (la nuova Costituzione russa è infatti teocentrica o cristocentrica) a quello nichilista europeo o californiano o a quello cinese (assai simile); ciò è un altro elemento che farà sì che russi e americani non sono, né saranno disposti a combattersi, tutt’altro…
George Friedman, in questi giorni, parla della rivoluzione presidenziale di Trump, che starebbe scatenando nuove forze sociali e geopolitiche; ma in realtà, per chi conosce anche un po’ di storia, il socio bipolare degli USA non fu e non è l’impero britannico (che, anzi, i primi hanno finito per disintegrare nel ‘900) quanto la Russia, sia zarista sia sovietica sia quella odierna. Dall’epoca di Caterina la Grande in poi, russi e americani si troveranno sempre nel medesimo fronte e contro britannici e, di seguito, contro i tedeschi o cinesi. Che Trump sia un agente del KGB dal 1987 è chiaramente una fandonia, ma che Trump e America First guardino al modello russo come esemplare e più “occidentale” di quello britannico è un dato di fatto.
Tale trasformazione globale propiziata proprio dai nazionalisti russi (il Fronte russo dalla Cecenia all’Ucraina) metterà inevitabilmente in moto anche un processo interno russo, più nazionalista, bianco, cristiano che eurasista, per quanto nella retorica ufficiale ancora per un po’ i cosiddetti “amici cinesi” (che guarda caso stanno costruendo la più grande ambasciata del pianeta… a Londra!) non saranno ancora definitivamente designati come “il nemico comunista cinese” o i Turchi padroni dei Balcani e di Medio Oriente come gli agenti di Londra in loco…
In tutto ciò speriamo che il sacro Kosovo torni Cristiano e Serbo, come deve essere (1389).
Il tempo porta sempre alle veritá. Zelensky non è degno di governare l Ucraina. È solo andato in giro a chiedere soldi e armi. Mai onore e dignitá per il popolo Ucraino