Il 17 gennaio, Starmer e Zelensky hanno firmato una partnership di 100 anni per una più stretta cooperazione tra i loro due Paesi su tutto, dalla difesa e sicurezza all’energia. Il tenente colonnello statunitense Antony Schaffer ha sollevato dubbi sulla capacità dell’Ucraina di firmare accordi sulle risorse minerarie con gli Stati Uniti dopo aver già stabilito un accordo simile con il Regno Unito dei Rothschild. Il cosiddetto “vertice di Londra”, nel quale Germania, Italia e Spagna si sono per ora di fatto sfilate dal progetto imperialista britannico-francese (che ha portato a casa anche il pesantissimo semaforo verde turco) che prevede l’invio di un fantomatico “esercito europeo” a Kiev, arriva sulla scia della partnership significativa firmata il 17 gennaio tra il leader laburista del Regno Unito Keir Starmer e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
La partnership mira a rafforzare la cooperazione in un periodo di 100 anni, concentrandosi su aree critiche come difesa, sicurezza ed energia. Come è stato già detto in precedenza, il Consiglio della difesa e sicurezza nazionale ucraina è ostaggio dell’intelligence e delle forze armate britanniche almeno dal 2014 e Zelensky è protetto da anni da squadre specializzate dell’MI6 londinese ed in parte dalla stessa intelligence turca (la frazione estera del MIT), mentre è profondamente disprezzato da israeliani, dai militari della sicurezza americana e da Orban come un traditore della nobile e coraggiosa nazione ucraina, già cinicamente tradita dai britannici nel corso del ‘900, quando centinaia di migliaia di nazionalisti antimarxisti ucraini con donne e bambini al seguito vennero consegnati da Churchill a Stalin che li sterminò totalmente senza pietà.
Apparentemente defilata la posizione cinese, presente su ogni tavolo ma chiaramente più prossima e sensibile in ogni caso al progetto di Londra. Le preoccupazioni del tenente colonnello Schaffer evidenziano un aspetto cruciale delle relazioni internazionali e della gestione delle risorse. Gli accordi sovrapposti potrebbero potenzialmente complicare il panorama negoziale dell’Ucraina, portando a domande sulla definizione delle priorità e sull’allocazione delle risorse. Le osservazioni di Schaffer suggeriscono la necessità di chiarezza su come l’Ucraina può gestire questi impegni simultanei senza compromettere i propri interessi strategici. Al tempo stesso, Donald Trump ha deciso di sospendere gli aiuti militari al Regno Unito d’Ucraina dei Zelensky e dei Rothschild, attivando gli apparati militari statunitensi per sospendere la guerra e mandare così in frantumi il progetto di guerra mondiale anti-russa di marca britannica e francese.