Recensione del Manifesto “Alla ricerca del Sole”
Recensione del Manifesto “Alla ricerca del Sole”

Recensione del Manifesto “Alla ricerca del Sole”

Di Valentina Ferranti

L’Aurora di un Nuovo Mondo è ciò cui si tende. L’Associazione Aurora, con il suo Manifesto, ci fornisce “un’arma da combattimento intellettuale”, densa di rimandi ma asciutta e netta nel fornire la direzione. Si parte da un assioma: ciò che manca è una visione. Sogno e visione hanno stessa sostanza ma la visione ha una lungimiranza legata alla parte pratica del sognare. L’azione è quindi fondante, senza di essa il pensiero è vano e non si può osservare l’obiettivo, la meta, il centro con un arco non ben costruito e con la vista appannata. L’arciere è colui che progetta nella mente la direzione, tende l’arco e poi lascia la fretta. Il centro è la meta.

Il testo elaborato dall’Associazione Aurora rimanda alla figura dell’arciere divino, ai nobili fini che si pone. È un testo denso di riferimenti ma non si inciampa nella lettura. Le righe scritte aprono porte, possono indirizzare ad altri autori e vari approfondimenti ma questo non rende lo scritto laborioso. Alcuni richiami sono quasi meditativi, altri invitano ad una azione, come specificato poc’anzi, che punta al pensiero verticale. Vi è quindi un’etica superiore che guida il fare di alcuni uomini e questo Manifesto lo sottolinea dividendo in capitoli gli argomenti ma mantenendo la stessa forza ed obiettivo: in ogni pensiero/azione (rivolta al bene individuale e collettivo) vi è luce. Dove per luce si intende verticalizzazione dell’intento. Una freccia che punta ad un obiettivo non scordando il cielo. Ed in questa lettura vi sono trattati i principali temi-aspetti che riguardano l’uomo nel suo essere animale sociale nonché l’uomo nel suo percorso eroico-individuale.

Viviamo, ci ricorda il Manifesto, un tempo in cui siamo chiamati a combattere contro il Nulla. La dissoluzione di ciò che un tempo era certo essere bello e giusto è la drammatica azione che uomini senza coscienza attuano in questo momento storico.

Uno scempio senza pari.

Scempio che diviene un dono, comunque sia, poiché obbliga ad una presa di coscienza: accogliere il disordine del mondo contemporaneo per agire su di esso ed in primis su noi stessi. “Come in un processo alchemico” la materia visibile e invisibile va aggiogata, direzionata e sacralizzata, dove per sacro si intende un affinamento luminoso dei pensieri e delle azioni dei singoli che diventano molti. Una speranza costante quindi, non a caso l’Aurora. Dalla complessità del processo alchemico alla sua semplicità.

Il percorso dell’alba prevede sottrazioni non accumuli. Frugale era la vita dei guerrieri, degli anacoreti, dei cercatori. Il richiamo all’essenza ci pone al di là di un mondo che hanno volutamente reso articolato e complesso, denso di cose e attitudini inutili e va quindi onorata. La mezzanotte del mondo ripulita dall’oscurità. La capacità del Manifesto dell’Associazione Aurora risiede in una sorta di guida, quindi, dove ogni riga scritta prevede una riflessione ed una possibile risoluzione. Non manca la lungimirante analisi sugli aspetti politici che etichetta come assurda la frattura tra destra/sinistra, dicotomia che alimenta solo lo status quo, nonché l’analisi dei possibili rapporti tra individuo e gruppi. Nei vari argomenti trattati, vi è sempre la visione “alta” senza la quale l’individuo è un animale da batteria. L’uomo quindi si è perso, è divenuto debole, ma ricordiamo, così come il testo riporta, che i tempi difficili creano uomini forti. Traspare nei brevi capitoli questo aspetto che riguarda una tensione dell’essere, un superamento dei propri limiti e di quella “ideologia della debolezza” cui opporsi è d’obbligo per permettere ai nuovi nati d’esser Uomini fieri e liberi.

Una lettura che appassiona, sprona e tende verso un mondo luminoso.

Alla ricerca del sole.


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