L’Aurora, un libro un manifesto: forte delle sue idee che mirano all’eccezionale
L’Aurora, un libro un manifesto: forte delle sue idee che mirano all’eccezionale

L’Aurora, un libro un manifesto: forte delle sue idee che mirano all’eccezionale

Recensione a cura di Padre Giuseppe Lana, sacerdote della Chiesa Ortodossa Italiana

Così come il famoso stoico e cinico Diogene di Laerzio rispose col rifiuto alla proposta di Alessandro Magno di offrirgli qualsiasi cosa in suo potere, volendo nella sua vita nient’altro che il Sole, lasciando senza parole il più grande degli imperatori d’Occidente della nostra era classica, svalorizzandone con il suo comportamento ogni sua impresa e gesta eroica, allo stesso modo il lettore che si avvicinerà affrontando questo testo non avrà nulla da commentare, eccetto che trovarsi difronte un uomo fermo e radicale, armato della propria visione Aurorale, che lo metterà alla scelta di un bivio: accogliere o rifiutare.

La visione Aurorale è cinica lucidità, che ha a che fare con quanto vi è più di vero e reale, ossia quello che noi realmente siamo e ci ostiniamo a combattere per paura di vedere: “il Sole”. Il solo che possa illuminarci da dentro. Perciò se non si vuole esserne accecati e spiazzati, l’Aurora, a piccoli passi, abituerà il lettore a salire verso la vetta, ad uscire per gradi dalla caverna della propria mente, che vive – come descitto da Platone – di finzione d’ombre illusorie che il mondo proietta, per accompagnarla per mano ad uscire fuori da se stessa per entrare a vederne il Sole che è dentro di noi.

Il manifesto Aurorale si presenta così al meglio di una chiara visione lunare del nostro tempo, e una visione solare del nostro futuro, che mira attraverso la continuità della storia italica, alternata in un gioco di luci ed ombre per spingerci a puntare in alto, ad alzare la testa verso una nuova Età dell’Oro, dove l’uomo si presenta finalmente con uno spirito rinnovato, oseremmo dire divino, consapevole di ciò che è e di ciò che è stato, capace di affacciarsi al mondo, all’intero cosmo, all’interezza della natura inscritta delle sue divine leggi, per abbandonare ogni azione di sovversione, di ribellione, di caos, di lamento e rifiuto dell’ordine naturale delle cose, e mettersi in cammino a nudo di fronte alla verità radiosa del Sole resosi visibile spiritualmente nella materia di un processo di lotta politica, volendolo accogliere in tutta la sua potenza ed umiltà, in quello che è appunto il destino della vita ostile difficile da dover accettare, ma essenzialmente fondamentale per raggiungere la propria libertà: che è la lotta, sofferenza, morte; ma anche bellezza, pace, amore e vita, gloria degli avi e dunque di resurrezione.

Il Manifesto ha come obbiettivo l’insurrezione dell’Aurora che scorre nelle vene di chi non ha perso il contatto con sacralità del mondo. È per chi ne desidera un linguaggo semplice, un vangelo laico presentato e vissuto per chi ci crede, per chi possiede il dono del coraggio e l’ardire di battersi per una società più autentica, più giusta e per questo più vera e spirituale, radicale nella potenza del reale.

Cosa chiede l’Aurora? Toglietevi dalla mia ombra e ridatemi il mio Sole!