Perché è importante vedere la parata del 9 maggio?
Per sentimento nostalgico?
Per tifoseria politica?
Per voyeurismo del militarismo e della potenza?
Per capire il “nemico”?
No.
La verità è che dovremmo vergognarci e riempirci di invidia nel guardare una Nazione che ha ancora il diritto di celebrare TUTTA la sua storia, senza dover chiedere permesso a nessuno per qualsivoglia capitolo del suo passato.
Questo è il punto.
Possiamo dire qualsiasi cosa, tirare fuori ogni tipologia di analisi e di riferimenti, l’insegnamento da trarre è solo nei riguardi di come siamo noi oggi.
Dunque guardare gli altri non per sperare in improbabili aiuti o peggio, ma nel creare una coscienza e una volontà sulla base di un fecondo e impietoso confronto.
Da noi ogni cosa viene ridimensionata da una stucchevole retorica, utile solo ai soli interessi dei gruppi dominanti, per farci marcire in uno stato di perenne debolezza, intesa come una precisa idea di sé.
Nei fatti ci viene vietato, in diversi modi, l’ipotesi di costruire una nostra idea di Nazione.
Intesa come una comunità coesa e proiettata nel tempo e nello spazio verso la realizzazione di un proprio progetto esistenziale.
In pratica siamo privati di un concetto importante e fondamentale come quello patriottico.
In compenso il patriottismo di altri entra dalla finestra, anzi no, direttamente dalla porta centrale.
Quindi se si mettesse un decimo delle energie che si sprecano a fare le pulci ad una guerra persa più di ottant’anni fa, per ottenere da noi un 4 novembre in cui tutte le bandiere della storia italiana possano sfilare con pari dignità, forse avremmo quel retroterra minimo dove un domani potremmo vedere questo sogno realizzarsi e fiorire.
Questo è il motivo per vedere la parata russa del 9 maggio.
P.s: Questa non è una discussione sul comunismo, sul fascismo, sulla democrazia o su qualsivoglia ideologia, questo è un semplice discorso di chi vuole il proprio paese, rispettato, libero, forte, bello e giusto. Che persegua un concetto di identità, franchezza e giustizia nella sua società come nel mondo. Senza moralismi da buoni e cattivi fuori tempo massimo.
P.p.s: se qualcuno ha intenzione di dire che questa è apologia di un paese nemico quale la Russia, gli vorremmo far sommessamente notare che non vediamo basi Russe in Italia, in compenso ne vediamo molte americane.
Quindi il concetto di nemico dovrebbe essere più chiaro da questo punto di vista.