Per una educazione alla ribellione
“Prima di pensare a cambiare il mondo, fare le rivoluzioni, meditare nuove costituzioni, stabilire un nuovo ordine, scendete prima di tutto nel vostro cuore, fatevi regnare l’ordine, l’armonia e la pace. Soltanto dopo, cercate delle anime che vi assomigliano e passate all’azione.”
Platone
Sabato 7 maggio si è svolto a Milano il primo incontro dell’Associazione Aurora con i suoi associati e gli interessati. L’iniziativa si è svolta in collaborazione con una realtà di periferia, Spazio Baluardo, un’associazione giovanile che si occupa di Comunità nel quartiere periferico di Quarto Oggiaro da 17 anni. Questa iniziativa ha avuto come scopo quello di costruire una comunione d’intenti tra le due associazioni, che si occupano nei propri contesti di promuovere il riscatto sociale e individuale dei suoi associati. Un filo rosso d’Arianna tiene in contatto le realtà che operano nelle periferie delle grandi città con quelle realtà che resistono nella provincia, una intesa tra chi sta “ai margini” o si sente “fuori luogo” in questa società liquida e globalizzata. Con questo spirito sabato si sono andati a concretizzare progetti e alleanze future, con l’obbiettivo di rivolgere la nostra propaganda verso quei giovani che non si sentono rappresentati, valorizzati e coinvolti nella vita di questa società.
La nostra “paideia” è svincolata da costrutti ideologici, che non possono più rappresentare la complessità del pensiero umano, vola su orizzonti più ampi e scende nel merito dell’esistenza, attraversando le profondità dell’emotività, accarezzando le corde di concetti che hanno a che fare con l’antropologia. L’obbiettivo è la costruzione di un dispositivo-rito di appartenenza che produca uno shock nello scenario attuale della nostra Nazione, che travalichi le penose discussioni sul senso d’appartenenza e d’identità, troppo spesso lasciate alla mercè dell’ideologia politica, quindi svuotate dei suoi più profondi e sacri concetti.
Proprio nelle “periferie & province” si avverte ancora più imminente questo concetto, nei contesti dove si mescolano vecchie e nuove migrazioni, dove ci si erge a roccaforte di un bagaglio identitario che è minacciato, giorno dopo giorno, dalla modernità che aggredisce e livella tutto. Qui, in queste trincee della nostra Grande Guerra, che è spirituale e morale, è atteso con maggior priorità il messaggio di Associazione Aurora. Nei contesti dove tutto sembra perduto, dove bisogna scendere a patti con il Caos, in questi ambienti così apparentemente ostili e difficili, caliamo il nostro firmamento di stelle luminose, punti di riferimento per una nuova generazione di giovani che, animata dal Fuoco Sacro della Gioventù, alza la testa e pone lo sguardo all’avvenire.
È lo stile Aurora, travolgerti e coinvolgerti, come una carica a Balaklava!